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Due chiacchiere con Zedd: passato, True Colours, futuro

Il tour promozionale di Zedd (all’anagrafe Anton Zaslavski, classe 1989) per presentare il suo ultimo sforzo, l’album “True Colours”, che sarà disponibile globalmente il 19 Maggio 2015, ha fatto tappa anche in Italia, alla Universal, con sede a Milano. Non un grande ritrovo con i suoi fan purtroppo, come nelle precedenti date americane, ma una mattinata più privata in cui non è mancato qualche ascolto in anteprima e qualche domanda.

Tra i fortunati blog italiani a cui è stata data la possibilità di un veloce confronto con il produttore tedesco c’eravamo anche noi di Electro Italia, e un doveroso ringraziamento va alla Universal Italia per averci dato questa possibilità. Tra gli argomenti trattati ci sono stati ovviamente il nuovo album, il passato e il futuro di Zedd, ma anche qualche consiglio per i giovani produttori e qualche curiosità sulla sua vita privata e lavorativa.

A proposito di “True Colours” Zedd ci ha detto che i fan dovranno aspettarsi un album estremamente vario, con un grande ventaglio di generi. Non solo musica elettronica, ma anche canzoni acustiche, sempre con quel “tocco alla Zedd” che contraddistingue i suoi lavori. C’è spazio anche per richiami ai Daft Punk e ai Justice. Un album che non si limiterà all’EDM, ma che spazierà su molte sonorità.

“True Colours” è, a sue parole, un passo al di fuori dalla sua “comfort zone”, e si dice molto felice del fatto che chiunque abbia ascoltato l’album in anteprima sia riuscito ad attribuire a lui tutte le canzoni, anche quelle che suonano in maniera più lontana da ciò che ha prodotto fino ad ora. Non è quindi il suo sound particolare che fa affezionare le persone alla sua musica, ma gli accordi e le melodie, che è ciò su cui basa ogni sua canzone. Prima il piano e la parte vocale, che sono le parti principali, quelle di cui le persone si innamorano e fanno di una canzone una hit mondiale. Già da qui Zedd vuole far capire di essere lui, senza la necessità di aggiungere altro. Tutto il resto è qualcosa in più.

La volontà è quella di fare una musica che rimanga nella storia, per questo la scelta di non affidarsi ad alcun genere in particolare. Le mode passano, ma la bella musica rimane, ci dice Anton. Come dargli torto. Per il futuro potrebbe esserci in progetto un album totalmente acustico, dimostrazione di come il produttore russo naturalizzato tedesco non si fermi all’EDM ma voglia esprimersi come musicista completo, sempre facendo riconoscere il suo stile. L’importante è che tutti riescano a cogliere il suo segno distintivo, quello che scatta nella mente ci fa dire “Questo è Zedd” senza dover leggere né titolo né autore, indipendentemente dal genere.

Parlando di colori, Anton si dice molto felice di come il nuovo album riesca a rappresentare acusticamente la grande gamma di colori ai quali le canzoni sono associate. In ognuna di esse possiamo trovarne tantissimi, e proprio grazie a questi ogni brano è collegato all’altro.

L’aspetto su cui il tedesco si sofferma più spesso è il valore dei suoi lavori. A lui non interessa che la sua faccia o la cronaca su di lui diventino famose, ma che ciò che produce lo sia. Questo è l’unico modo per lasciare un’impronta nella storia della musica. Il trucco è quello di scioccare l’ascoltatore con qualcosa di fresco e nuovo, di originale, senza seguire i trend del momento. Come esempio usa la Deep House e la grande diffusione che sta avendo, con la conseguente innumerevole quantità di artisti che stanno cavalcando l’onda del successo, abitudine sbagliatissima secondo lui.

Se un album totalmente acustico è per ora un’incognita nel futuro di Zedd, un progetto concreto che sta sviluppando è quello di aggiungere delle performance live ai suoi set. Ma solo se servono a rendere migliore l’esperienza del partecipante. Non serve, secondo lui, fare qualcosa solo perché è figo farlo. Suonare il sintetizzatore live durante le sue performance potrebbe rendere l’esperienza delle persone che comprano il biglietto più emozionante? Anton ne dubita, per cui lo esclude categoricamente. Suonare live i brani più acustici di “True Colours” potrebbe invece rendere la performance memorabile, ed è qui che il tedesco vuole concentrarsi.

Un’ultima curiosità. Parlando del rapporto sentimentale e nello stesso tempo lavorativo con la cantante Selena Gomez, Zedd ci spiega come l’unica ragione per la quale i due hanno collaborato è stato perché a entrambi interessava l’opinione musicale dell’altro. È stato fondamentale, per la massima resa di entrambi, che si confrontassero sullo stesso piano, trattandosi allo stesso modo, senza scavalcarsi e ascoltando sempre. Questo, dice il tedesco, l’ha imparato avendo collaborato con Lady Gaga, quando ha dovuto prendere il ruolo del “gregario” per soddisfare le richieste della popstar, la quale ha però voluto mantenere sempre un rapporto di parità di idee e di opinioni.

Insomma c’è grandissimo hype intorno all’ultimo sforzo di Zedd, che va ad aggiungere il suo nome alla lista dei grandi nomi dell’elettronica che in questo 2015 lanceranno un album. Il 19 Maggio è, come diciamo sempre in questi casi, una data da cerchiare in rosso sul calendario di qualsiasi appassionato. Pre-ordinando già da adesso “True Colours” si ottiene il download immediato di “Addicted To A Memory” e “I Want You To Know (ft. Selena Gomez)“, i primi estratti dal nuovo album.

PRE-ORDER “TRUE COLOURS”: iTunes

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